Il mondo opensource ha sempre affascinato chi ama l’informatica e le reti; e non per scelte ideologiche.
Basti pensare che Android può considerarsi a pieno titolo una distribuzione Linux e che OSX (il mondo Mac) si è sviluppato appoggiandosi largamente su BSD per comprendere che il mondo opensource è il vero pilastro dell’informatica mondiale.
Questo argomento è anche uno di quelli su cui maggiormente si sono diffuse leggende metropolitane frutto della fantasia e dell’ignoranza: l’opensource è software di scarsa qualità, l’opensource è difficile da utilizzare ed è adatto ad utenti esperti (gli informatici), l’opensource è scarsamente compatibile con windows, l’opensource comprende pochi software incapaci di coprire tutte le necessità.
Non una di queste affermazioni è dimostrabile e sarebbe altresì semplice argomentarne l’infondatezza.
Ma in questo post, mi interessa soprattutto sottolineare come il mondo del software libero rappresenti per la scuola una risorsa eccezionale, ricchissima e quindi capace di soddisfare ogni necessità di studenti ed alunni.
Non voglio certo sminuire prodotti commerciali come Photoshop, Adobe Illustrator, Autocad, ecc. Sono prodotti eccezionali che per una formazione professionale specifica sono assolutamente indispensabili. Ma un buon professionista che utilizzì abitualmente Photoshop non può ignorare che Gimp o Krita possono soddisfare le sue esigenze in tantissime situazioni.
Ogni insegnante ed ogni alunno dovrebbero sapere come costruire una propria cassetta degli attrezzi in cui avere gli strumenti necessari per poter lavorare al computer in modo agevole ed efficiente. Ed in questa direzione il contributo del software libero può essere determinante.
Da ciò nasce l’idea di proporre, descrivere, analizzare, i pacchetti che ci sembrano più utili per il nostro lavoro e chiunque vorrà aiutarci a riempire la cassetta con strumenti utili sarà sempre il benvenuto.